Tutto sulle resine: il materiale del futuro

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Tutto sulle resine: il materiale del futuro

Un prodotto contemporaneo, elegante e versatile, la resina dapprima veniva utilizzata esclusivamente negli ambienti industriali per poi approdare nel design degli interni.

Si tratta di un materiale plastico, ottenuto dalla miscelazione di una resina di base con un indurente, molto resistente all’usura, impermeabile, privo di sostanze tossiche e che permette una pulizia pratica e rapida grazie alla sua superficie uniforme.

Ma quali sono le resine più utilizzate in edilizia? E perché sono sempre più utilizzate?

Rivestimenti in resina: principali tipologie e caratteristiche

Sapevi che esistono diverse tipologie di resina per il settore edilizio?
A ogni pavimentazione, infatti, corrisponde un tipo resina specifica, resistente alle peculiarità che ogni ambiente presenta, e le più diffuse in commercio sono:

  • La resina epossidica;
  • La resina acrilica;
  • La resina poliuretanica;
  • La resina cementizia.

Resina epossidica

La resina epossidica è composta da polimeri termoindurenti e può essere impiegata da sola o con altri materiali, per creare superfici di un certo spessore, o anche opere d’arte e sculture.

I rivestimenti realizzati in resina epossidica si caratterizzano per la resistenza agli sbalzi di temperatura, l’idrorepellenza elevata e l’alta resistenza all’usura.

Dalla resina epossidica deriva la pavimentazione multistrato e autolivellante.

Resina acrilica

La resina acrilica è ottenuta dalla polimerizzazione di molecole acriliche, un processo che le permette di raggiungere prestazioni molto più elevate rispetto alle normali resine.

Le sue caratteristiche? Elasticità, traspirabilità, forza ignifuga e resistenza ai cambiamenti. A differenza di quella epossidica, la resina acrilica è disponibile in commercio in forma liquida.

Resina poliuretanica

La resina poliuretanica è resistente all’usura, ai raggi UV, ai graffi e agli agenti esterni. Durevole nel tempo, per le sue caratteristiche rappresenta la soluzione migliore per gli ambienti ad alta frequentazione. Viene impiegata per la realizzazione di superfici molto vaste, oltre che per il rivestimento di pavimenti già esistenti.
Come per le resine epossidiche, la resina poliuretanica richiede tempi di indurimento lunghi, che arrivano fino a 7 giorni.

Resina cementizia

Composta di malte cementizie (micro cemento) miscelate con acqua, la resina cementizia può essere utilizzata per rivestire l’interno di fontane, vasche, docce o piscine, realizzare pavimentazioni con spessori da 1 mm, o rivestire anche infissi o mobili, come i piani cottura.

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